LinkedIn è un buon alleato di web marketing, infatti offre la possibilità mirata, di scrivere buoni contenuti e portare traffico sul proprio sito web

Perché pubblicare a LinkedIn?
Le statistiche (fonte il blog Buffer) dicono che LinkedIn porta al sito, fino a quattro volte il numero di persone, rispetto a Facebook. Crediamoci.


Alcuni step per scrivere post minimamente decenti?

1) Basta a citazioni, massime, proverbi, ecc., a meno che non siate stati illuminati sulla via per Damasco.

2) Srivere su un argomento che conosci abbastanza bene. Se fai questo lavor avrai pur una qualche conoscenza specifica su qualcosa.

3) Non scrivere Eneide ed Odissea congiunte. Diciamo che 500 parole possono bastare, se non dovete spiegare la teoria della relatività.

4) Non scrivere perdendo di vista lo scopo. Ovvero utilizzare il post come un modo per generare interesse nella vostra azienda/attività.

5) Prestare attenzione ad analizzare le reazioni ed i feedback; farne tesoro per i post successivi. Spesso occorre scrivere su argomenti che piacciono alla gente, più che a te.

6) Considerare se riporoporre e rielaborare cose scritte da altri e rivederle con un altro tono o altra chiave di lettura. Per gente un pò più esperta.

7) Siamo su un social media network, non dimentichiamolo; quindi interagiamo e rispondiamo. Farlo con attenzione però. Non siamo su FB, probabilemte i nostri interlocutori ne sanno più di noi.

Di solito le regole sono dieci, oggi mi fermo qua. Comunque utilizzare LinkedIn per fare article marketing è un ottimo modo per portare più persone al tuo sito web. Cerca di scrivere con una strategia e prova a pensare chi vorresti portare sul tuo sito.

+Giuliano Ciari

per keyweb.it

Facciamo un passo indietro a questa primavera.
Facebook aggiorna il proprio algoritmo di news feed per contrastare il così detto like-baiting.

Di cosa si tratta?

Non è altro che la ricerca con tecniche artificiose di like sui social network, altrimenti ingiustificati. 

Insieme a questa iniziativa Facebook ha penalizzato i post ripubblicati e quelli contenenti “link spam”. 
E’ invece di questi giorni la notizia che Facebook continua la sua lotta contro i contenuti di scarsa qualità, andando a colpire tutti i post che sfruttano il click-baiting.

Di cosa si tratta? E’ una tecnica ampiamente utilizzata e consiste nel pubblicare post con titoli poco chiari, fuorvianti, che tendono ad invogliare l’utente a cliccare per continuare a leggere il post, il classico “Non crederai mai ai tuoi occhi”.

Non si può non notare il continuo tentativo da parte di Facebook di restituire agli utenti dei risultati sempre più di qualità, chissà che dopo Graph Search Facebook abbia in cantiere qualcosa di più simile ad un vero motore di ricerca


"Pantone Inc. è un'azienda statunitense che si occupa di tecnologie per la grafica, della catalogazione dei colori e della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi" (fonte Wikipedia).

In Italia le librerie colore Pantone sono le più diffuse fra i grafici e i software di grafica danno la possibilità di scegliere una delle librerie Pantone per lavorare. Spesso per comodità si sceglie un colore Pantone in fase di realizzazione grafica, invece di inventare un colore CMYK, ma i tranelli di stampa sono dietro l'angolo.

La stampa Pantone
Se stampo in offset un Pantone mi devo assicurare che questa sia effettuta col classico quinto colore (inchiostri speciali che a volte sono anche sei) e non solo con gli inchiostri di quadricromia. Se si stampa il lavoro di comunicazione grafica in quadricromia la scelta del colore Pantone è un errore.


Pantone o CMYK?
I colori Pantone sono nati per la stampa offset con inchiostri speciali e aggiungo, negli Stati Uniti. Di più. Il Pantone ha una serie di colori che in quadricromia non si possono ottenere, altrimenti perchè utilizzare un Pantone? non avrebbe senso.

Un dato statistico. Nelle realizzazioni grafiche, fra i mille Pantone, l'80% non sono riproducibili e quindi stampabili in CMYK. Certo si fanno conversioni, ma di corrispondenze CMYK ne esistono sempre molte e non è lo stesso colore.

Quindi il Pantone come standard è un falso mito.
Imparare ad essere elastici, ragionare, adattarsi allo stampatore per avere un ottimo risultato grafico.

Giuliano Ciari - www.keyweb.it

Volete un vostro nuovo sistema di booking online? un nuovo portale turistico?
Ecco se proprio siete motivati, albergatori, tour operators, consorzi, assessori e quant'altro, ponetevi queste domande e vediamo se siete consapevoli dell'impresa

Undici domande sensate (di @robiveltroni) 

  1. Perché i TURISTI dovrebbero scegliere te?
  2. Perché gli ALBERGATORI dovrebbero scegliere te?
  3. Sei sicuro di poter progettare un'esperienza utente migliore di Booking o Expedia?
  4. Ti sei posto il problema di come far conoscere il tuo portale ai turisti?
  5. Hai idea di quanto spendano le OLTA per il marketing?
  6. Hai idea di quanto costino i contenuti per un portale turismo?
  7. Il tuo strumento si integra (e non si somma) con quelli che già utilizzano gli hotel?
  8. Sai cos'è concretamente il dynamic packaging?
  9. Hai mai usato un channel manager?
  10. Sai cosa significa social commerce o e-commerce semplicemente?
  11. Il tuo business plan regge anche senza contributi pubblici? 

www.keyweb.it
www.pcplanet.it
www.webmatico.it

Le persone arrivano nel tuo sito ed escono subito?
Spesso arrivano Clienti che fanno campagne Adwords, Facebook, comprano links sui portali, fanno campagne PPC e poi?
E poi hanno realizzato siti web che fanno pena sotto ogni punto di vista. E' vero non abbiamo tatto.

Divento un attimo serio.

Partiamo da Google Analytics.
Qual'è la frequenza di rimbalzo? Se gli utenti lasciano subito il tuo sito, uscendo dalla stessa pagina in cui sono entrati, due sono i casi. Il sito fa pena, oppure il sito è poco interessante (magari l'ultimo aggiornamento è del 2005?). Esiste spesso anche il caso che il sito fa pena ed è poco interessante, ma non voglio essere pesante.

Come migliorare il tuo sito web in poche mosse?
Pensa come un utente. Cosa cerca? Che informazioni vuole? Cosa gli serve? Scrivi cose interessanti e non scrivere il tema della quinta elementare. Provaci almeno!

Cosa serve per farti contattare o vendere?
Mostra bene cosa vendi. Se vendi case, voglio vedere bene la casa, non fare le foto al buio o all'ascensore, non me ne frega niente dell'ascensore. Devi mostrare bene quello che vendi, perchè non ci sarai tu a descrivere la casa all'utente. Sarà solo e dovrà capire tutto da solo.

Anticipa i concorrenti.
"Questa maglietta sarà la più figa dell'estate". "I tuoi amici ti chiederanno dove hai comprato questo fantasmagorico passito". "La nostra agenzia ti sa coccolare, anche dopo che hai pagato la commissione". Prima di vendere, devi concquistarti la fiducia. Sii leader, utile, originale, mai invadente.

Dammi la possibilità di contattarti o comprare.
Quando navigano sul tuo sito devi cercare di coinvolgere. Crea tante possibili azioni da fare, in vari punti della pagina. "Clicca qui" non serve più a niente, non ci crede più nessuno. Usa verbi e parole che possano attirare l'attenzione, pensando al tuo target di riferimento. Si chiamano call-to-action.

L’obiettivo è sempre convertire i contatti in clienti. Linka i tuoi contenuti sui social network perchè sennò perdi una grande occasione di intercettare nuovi utenti interessati, oltre a ricordare alla gente che esisti.

Sei pronto per il restyling del tuo sito web

Vieni a trovarci sul nostro sito internet e scopri un altro modo di lavorare sul web www.keyweb.it  

La tua APP ibrida è scattosa e lenta? 

Sicuramente il fatto di navigarla con la web view del browser non aiuta, perchè comunque siamo su un livello di codice che interagisce con la nostra app. Inoltre l'overhead potrebbe interagire in maniera inaspettata con le funzionalità html5 utilizzate.

Dobbiamo pensare alla programmazione di APP in maniera differente. Ritornare un pò alle origini e capire che le risorse a disposizione sono limitate; questo è il primo passo per avere un'APP veloce.

Ottimizzare il codice dell'app

- Aumentare la performance dei selettori jquery, quindi aiutare il selector engine utilizzando gli id e il getElementById dove necessario.

- Gestire la visibilità delle variabili, evitando le globali e dichiarandole all’interno di funzioni, tenendo sempre presente che le funzioni in java sono first class object.

- Selezionare gli elementi per ID e non per classe, evitando di cercare su tutto l'ambiente e fermandosi al primo matching.

- Scorrere tutto il DOM il meno possibile.

- Cercare di cachare il più possibile i selettori.

- Siamo su schermi touch-screen, quindi meglio utilizzare l'evento TAP che il CLICK, in quanto quest'ultimo ha una latenza forzata di circa 300ms.

- Evitare il più possibile il redraw (), andando a cambiare il meno possibile il DOM.

- Ricordare che il DOM è un'API e non è javascript, ma che che javascript è un modo per accedere al DOM.

+Giuliano Ciari
@ipergiux

per
www.keyweb

Realizzare un video dell'hotel ed inserirlo nel sito web ha grande impatto sugli utenti.
Perchè investire in un video per hotel?

  • Le immagini parlano più di mille parole. Il video cattura l'attenzione dell’utente e la musica fa il resto
  • La descrizione dell'hotel, ma sopratutto dell'atmosfera che si vivrà, è ultra realistica
  • Non solo le camere e i servizi, ma far capire come lo staff dell'hotel ti accoglierà
  • Crea una piccola storia e fare social media storytelling marketing prima di tutto
  • Trasparenza. Non ci si può aspettare nulla di diverso, da ciò che si è visto
  • Pubblica il video su YouYube o Vimeo e avrai un altro canale di accesso al tuo sito e l'authority del dominio aumenterà

Impara a vendere l'atmosfera, le camere di albergo le sanno vendere quasi tutti.




www.giuliahotel.it, un hotel a Lido di Camaiore con delle idee digitali.

Giuliano Ciari per www.keyweb.it

La consulenza di web marketing è un valore aggiunto
Premesso che si è abusato nel tempo parlando di consulenza, esiste ancora oggi uno spazio per fare consulenza professionale alle aziende? Perchè un'attività dovrebbe investire in Consulenza di web marketing e SEO? La consulenza SEO, per anni è stata un modo per mascherare il nulla e giustificare costi di web marketing, che non corrispondevano a lavoro effettivo della web agency. Sinceramente, complice anche l'ignoranza attorno al SEO e alle Campagne di Google Adwords, la consulenza di web marketing è andata perdendo effettivo valore.
Partiamo dal definire la consulenza di web marketing
La consulenza di web marketing è un'attività che genera del valore per un cliente. Il valore deve inoltre essere qualcosa di misurabile. In Italia (polemicamente) anche un CO.CO.CO. era diventata una consulenza, per l'incapacità di definire un settore di intervento nuovo, come il digital marketing. Vorrei anche distinguere la consulenza SEO di un libero professionista e di una web agency. Una web agency, più del guru SEO, tende a trasferire competenze trasversali, accrescendo il livello di competenza del committente.

L'aproccio nella consulenza di web marketing deve essere mirata e dobbiamo sempre poter dimostrare la  misurabilità del miglioramento. Quello che sta alla base della consulenza è la dimostrazione del miglioramento. Leggere e spiegare i miglioramenti è una chiara dimostrazione di valore aggiunto. Il nostro impegno a Freelandia è di mantenere il continuo sforzo di coinvolgimento sulla situazione SEO, focalizzare il cliente, fargli capire dove e come spende i suoi soldi, dove può migliorare e dove risparmiare budget di web marketing.
Giuliano Ciari per Keyweb
marketing digitale


La prima risposta che vi danno se chiedete la differenza fra inbound e outbound marketing è Digital e Traditional marketing. Vediamo di cosa si tratta concretamente.

Le attività di inbound sono per esempio il social network, i social media in genere, il blog, il seo e naturalmente i siti web. Quindi tutto ciò che serve per farsi trovare dagli utenti.

Per outbound si intende la pubblicità televisiva, gli spot radiofonici, i cartelloni e le pagine di giornale, ovvero le azini rivolte a trovare i clienti.

Ora il confine mi sembra davvero labile e risibile. Dividere fra campagna di marketing online e tradizionale non consolida esattamente i due concetti, infatti le DEM sono una classica attività di outbound pur essendo effettuata attraverso strumenti di digital marketing.

E' una classificazione utile?
Secondo me la giusta concettualità è da scoprire fra chi ha budget importanti e può permettersi outbound marketing, mentre il miglior rapporto qualità/costo è da ritrovare nell'inbound. 

Advertising is based on one thing: happiness


Quale attività di marketing scegliere o quale è più conveniente a livello di ROI, non ci interessa definirlo qua, ma spiegare che cosa stiamo acquistando si. Quello che mi piace sottolineare è la differenza di interazione delle due azioni. Il marketing inbound mi piace definirlo interattivo, di azione e reazione, di testa, di analisi, di calibrazione continua, di contenuti, di ascolto e risposta e di valore aggiunto.

Giuliano Ciari per www.keyweb.it


Vediamo di dare indicazioni sicure per "inventare" un marchio o un logo che funzionerà. I processi base e i principi per realizzare una brand identity che si rispetti prevedono almeno 7 passaggi. I 7 principi che seguiamo per realizzare un logo e un progetto di Brand servono per finalizzare la creatività verso un obiettivo di comunicazione. 

  1. Significativo,  il brand deve essere riconducibile. Mi spiego, anche se non è una condizione assoluta. Nike, per esempio , è la dea greca della vittoria . Semplice e significativo. 

  2. Memorizzabile, il nome deve essere facile da ricordare. Abbreviazioni e allitterazioni sono grandi aiuti per contribuire a garantire mnemonicità.

  3. Distintivo, un nome radicalmente differente dalla concorrenza, tipico e di carattere. 

  4. Tutelabile, un nome tutelabile è privo di richiami ad altri e più affermati brand.

  5. Collegabile, un marchio riconducibile in qualche modo al target, all'uso, al servizio. 

  6. Intuitivo, è il nome facile da dire e da scrivere.

  7. Flessibile, un nome che non precluda sviluppi futuri o troppo limitante e non modulare. 

Queste regole e principi fondamentali ci aiutano a produrre marchi, brand, loghi, nomi che non solo piacciono, ma che di sicuro funzioneranno.


Giuliano Ciari, Noi realizziamo il tuo progetto di branding in Sardegna





Naturalmente se si pensa che Google+ sia un diretto competitor di Facebook, il confronto è impietoso, ma comunque bisogna esserci. Le campagne social su Google+ sono molto utili. 

Perché stare su Google+?
Ci sono alcuni vantaggi, infatti con Google+ è possibile ottenere l'immagine accanto nei risultati di ricerca e questo può aumentare il traffico organico fino del 150 %. 

La Google authorship
Anche se non ci sono dati certi, l'authorship di Google dovrebbe comunque essere un fattore che potenzialmente migliora il posizionamento seo del tuo sito web,  così da portare più traffico di utenti. Per mostrare come si può sfruttare in modo più efficace Google+ , ho creato un infografica che abbattere i passi che dovete fare per ottenere più traffico dai social network di Google . 

In conclusione
Fra le varie azioni di ottimizzazione seo da effettuare quotidianamente, consiglio di dedicare un minimo di tempo su Google+, concentrandosi su:

  • Authorship, in modo da aggiungere un'immagine accanto ai risultati di ricerca. 
  • Video, la condivisione di video sulla propria attività  aumenta del 30% l'engagement. 
  • Fare domande, per ottenere commenti e coinvolgere le persone, naturalmente sulla propria attività. 
  • Pubblicare il venerdì, statisticamente ci sono un sacco di persone su Google+ il venerdì fra le 11 e le 14. 

Non ci vuole un grande sforzo per sfruttare Google+ e quindi nelle nostre campagne social non può mancare.

Giuliano Ciari
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