Ryanair entra nei risultati di ricerca di Google con tutte le sue rotte e questo è una parte del piano di ammodernamento lanciato da O'Leary, che comprende sito nuovo di zecca (non era molto difficile migliorare l'odioso precendente), app mobile, secondo bagaglio a mano, silenzio in volo (ad oggi non è ancora cambiato nulla!).


"Le nostre analisi – dice David Robles di Google – suggeriscono che gli utenti tendono a visitare circa 20 diversi siti prima di prenotare un volo. Google vuole aiutare a migliorare l’esperienza di viaggio riducendo drasticamente il tempo impiegato nella ricerca e nella prenotazione dei voli. Google Flight Search è veloce, semplice da usare e interattivo".

Quindi la frontiera online sono i portali turistici integrati e quando anni fa Big G aveva acquisito ITA Software, le compagnie aeree sicuramente non sapevano che nemico stava nascendo. Il Wall Street Jornal valuta il mercato dei voli aerei su internet 110 miliardi di dollari e tutte le indagini fin qua svolte, su una possibile scorrettezza di Google nell'entrare nel mercato dell'intermediazione turistica, sono state archiviate.

Certo il problema che il motore di ricerca Google è di Google sussiste, difatti il box di ricerca e confronto voli di Flight Search appare in testa alle serp, portando poi direttamente alle compagnie aeree. Quindi Big G diventa diretto competitor con gli intermediari che fino ad ora si spartivano allegramente il mercato delle prenotazioni online. Gli utenti difficilmente andranno a cliccare sui risultati di ricerca più in basso nella pagina, quindi i vari Priceline, Expedia, Orbitz subiscono un sicuro calo di visitatori.

Per ora su Google.it la situazione è ancora tranquilla e non c'è forte aggressività nel mostrare i voli, infatti compare solo il link in alto.



L’ennesimo caso da sottoporre all’Antitrust, ma di certo una cosa, quando Google entra in un mercato fa terra bruciata.

@ipergiux
+GiulianoCiari
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